L’emergenza energetica mondiale e il cambiamento climatico sono un’opportunità di evoluzione orientata all’efficienza energetica per una valorizzazione del patrimonio esistente sempre più attenta alla valutazione delle scelte impiantistiche.
Guardando i dati dell’ultima edizione dell’International Energy Efficiency Scorecard di ACEEE (The American Council for an Energy-Efficient Economy), che analizzano – a livello mondiale – le politiche di efficienza energetica di 25 Paesi che rappresentano il 78% di tutta l’energia consumata, troviamo al primo posto Italia e Germania, seguite da Francia, Spagna e Regno Unito. La Francia ha il primo posto per i trasporti, la Spagna per gli edifici, l’Italia e la Germania per le politiche di attuazione. Il punteggio medio registrato del rapporto è stato pari a 50,5 punti su 100, ovvero: tutti i Paesi oggetto di analisi presentano ancora notevoli opportunità di miglioramento.
A livello normativo europeo la Direttiva UE/2018/844 sugli edifici smart definisce un quadro d’azione per strategie a lungo termine a sostegno del rinnovamento del parco immobiliare con edifici ad alta efficienza energetica e decarbonizzati entro il 2050, facilitando la trasformazione efficace in termini di costi di tutti gli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero (NZEB, Nearly Zero Energy Building), dotati di sistemi e componenti che possano aumentare il livello di “intelligenza” e interazione con gli utenti e con le smart grid, come ad esempio il lighting management, la gestione della climatizzazione, la ricarica veicoli elettrici, fino al monitoraggio costante dei risultati.
Riqualificare energeticamente un edificio, un processo e monitorarne i risultati in tempo reale – generando quella consapevolezza utile agli utenti e ai decisori per capire quanto stanno risparmiando e quanto ancora si può fare – non conviene solo perché si riesce a ridurre la bolletta o si favoriscono comportamenti più sostenibili, ma perché l’edificio e le attività svolta acquistano un valore aggiunto sul mercato. E se l’efficienza energetica diventa, quindi, un investimento, si può parlare di valorizzazione energetica, ovvero quando l’applicazione di sistemi intelligenti che non si “vedono” comporta la monetizzazione visibile nel portafoglio.
Se, a livello mondiale, gli edifici sono responsabili del 60% del consumo di energia elettrica, diventa fondamentale gestire al meglio gli sprechi in questo settore e proporre soluzioni mirate per i Corporate Social Responsability Manager, gli Energy Manager, i decision maker di questa importante rivoluzione.
Dalle interfacce di controllo e collegamento alla gestione cavi, dalla distribuzione di energia ai sistemi di distribuzione VDI (voce, dati, immagini), BTicino fornisce una serie di soluzioni progettate per gestire l’illuminazione, l’energia, le reti e l’accesso agli edifici.
Scegliere BTicino lo specialista mondiale delle infrastrutture elettriche e digitali nell’edilizia, per attuare un programma di Efficienza Energetica, significa scegliere prodotti a limitato impatto ambientale, che garantiscono ottime prestazioni e vantaggi sul lungo periodo e un monitoraggio costante e continuo per migliorare i processi e i servizi.
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