Strutture sanitarie
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Più autonomia per chi vive in carrozzina (MI)
Più autonomia per chi vive in carrozzina (MI)
Due appartamenti domotici permettono ai degenti dell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda di riprendere una vita il più possibile autonoma attraverso gli ausili offerti dalle soluzioni tecnologiche più avanzate

Un incidente automobilistico, un trauma o un evento di diversa natura possono causare una lesione midollare con conseguenze irreversibili, che portano una persona a perdere la propria autonomia e, in maniera più o meno completa, l’uso degli arti.
La degenza, presso Unità Operative complesse quali sono le Unità Spinali Unipolari, per i postumi di queste lesioni è normalmente assai lunga. Un percorso riabilitativo al termine del quale le persone con paraplegia e tetraplegia devono riappropriarsi della propria vita.
Un passaggio nel quale i pazienti dell’Unità Spinale dell’Azienda Ospedaliera Niguarda di Milano sono accompagnati dall’equipe multiprofessionale unitamente all’Associazione Aus Niguarda, una Onlus che promuove attività socio integrative per supportare le persone con lesione midollare.
Proprio l’Associazione si è fatta carico della revisione domotica dei due appartamenti nei quali i degenti possono imparare a recuperare progressivamente la propria autonomia.
Una realizzazione a cui hanno contribuito il fortunato incontro e la sensibilità di un progettista come Massimo Monopoli dello Studio Simax, un installatore specializzato come Gerardo Antonangeli di B.Tech e un fornitore di componentistica all’avanguardia come BTicino. Il tutto con il supporto economico della Fondazione Banca del Monte Lombardia.
“Ragionando sulle diverse opzioni – spiega Antonangeli – scoprimmo che, anziché sviluppare soluzioni dedicate, il catalogo BTicino ci offriva già tecnologie standard in grado di risolvere, a prezzo accessibile, problemi che per un paraplegico sono enormi: come accendere la luce o aprire la porta”.

Il controllo in un tablet

Varcando la soglia degli appartamenti realizzati da Aus Niguarda, si ha l’impressione di entrare in una comune abitazione, se non fosse per alcuni particolari che, senza gravare sull’estetica, sono stati studiati per chi deve muoversi con il supporto di ausili. Ovviamente la prima differenza è nella porta, che non si apre a spinta, ma è stata motorizzata per poter essere aperta anche da remoto. Il piano della cucina è ribassato, il bagno è equipaggiato da servizi igienici e doccia dedicati, letti e materassi sono progettati anche per le lunghe degenze.
L’impiantistica elettrica, invece, appare del tutto normale, la linea civile è l’ormai classica Matix BTicino, con comandi in versione due moduli, come in una comune abitazione.
Un tablet appoggiato su tavolo in soggiorno, però, ci fa capire quanto l’appartamento sia davvero speciale. L’interfaccia grafica riporta una pianta dei locali e una serie di icone intuitive ne illustrano le funzionalità. Quasi immediato provare ad accendere e spegnere le luci, ma anche sintonizzare la radio, alzare le tapparelle, regolare il flusso dell’aria condizionata e azionare la videocamera posta nell’ingresso. Tutte azioni che, essendo gestibili da un tablet, non impongono spostamenti o l’impiego di più telecomandi.
Il “segreto” del controllo risiede nel sistema di automazione domestica MyHome di BTicino che, basato su un bus digitale aperto a più protocolli, è interfacciabile con le soluzioni di terze parti. Inoltre il sistema può sfruttare le comunicazioni radio, attraverso il protocollo ZigBeee, consentendo di controllare anche apparecchiature non cablate.
Il bus dei sistemi di automazione, diffusione sonora, Tvcc e gli altri servizi fanno capo ad un web server BTicino e possono così comunicare tra loro. Il tutto attraverso una topologia disegnata per supportare ulteriori espansioni e funzionalità. L’attivazione del sistema tramite tablet avviene invece attraverso la normale rete W-Fi di ogni appartamento.

Belli e funzionali

Benché l’impiego del tablet, dotato di un software specifico, rappresenti una peculiarità del sistema di controllo, l’intera abitazione può essere gestita anche attraverso comuni comandi manuali.
Pulsanti, prese e comandi sono identici a quelli che si trovano in una comune abitazione e fanno parte della serie civile Matix di BTicino. Si tratta di prodotti facilmente reperibili e che, quindi, non gravano sui costi complessivi. Vengono così superati i limiti estetici delle soluzioni sviluppate ad hoc per persone diversamente abili, che privilegiano la funzionalità specifica a scapito dell’estetica, creando anche un impatto psicologico negativo.
Oltre che attraverso il tablet e i singoli comandi, infine, tutte le funzionalità sono gestibili da due touch screen da 3,5” della stessa linea, posizionati strategicamente nell’area di ingresso e in camera, garantendo così il controllo anche a fronte dell’impossibilità di accedere al tablet. Il tutto completato dalla capacità di richiamare scenari o dimmerare le lampade dell’impianto di illuminazione.

Stop ai batteri

Per prevenire il diffondersi di agenti patogeni, che possono trovare un ambiente ideale proprio attraverso il contatto con le placche dei comandi, è stata impiegata la versione con trattamento antibatterico. L’effetto antimicrobico, nello specifico, è reso possibile dalla particolare formulazione dei materiali, basata su ioni d’argento (Ag+). Una peculiarità che garantisce la non proliferazione di batteri, virus e funghi senza creare alcuna immunizzazione o effetto resistenza. La distruzione, infatti, si basa su un principio fisico e non chimico.
Le soluzioni, certificate da laboratori specializzati e caratterizzate da un basso profilo, hanno inoltre il vantaggio di agevolare le operazioni di pulizia, ottimizzando le attività quotidiane.

Contesto installativo

All’interno dell’Ospedale Niguarda di Milano sono stati creati due appartamenti controllabili da tablet e dotati di tutte le funzionalità domotiche necessarie per consentire l’autonomia delle persone costrette a rimanere su una carrozzina.

Prodotti installati

  • Sistema di automazione domestica MyHome
  • Serie civile Matix, anche in versione antibatterica
  • Web server
  • Quadri bassa tensione
  • Videocamera e videocitofono


Progettista: Massimo Monopoli, Studio Simax

Installatore: Gerardo Antonangeli, B.Tech

Committente: Associazione Aus Niguarda