CONTESTO INSTALLATIVO
A Trieste, presso “Casa Rusconi” sono state realizzate 3 residenze “domotiche” di cui una a uso “ausilioteca”, per promuovere modelli abitativi tecnologicamente assistiti, destinati a persone anziane parzialmente autosufficienti, per incentivare la permanenza nella propria abitazione sostenendo le capacità fisiche e psicomotorie e la loro autonomia in un percorso di continuità assistenziale. Gli alloggi sono stati realizzati secondo principi di accessibilità e usabilità (Design For All) mediante l’abbattimento delle barriere fisiche, ma soprattutto consentendone l’interconnettività in rete con un vasto numero di servizi disponibili.
I servizi
Le dotazioni tecnologiche creano l’architettura delle possibilità di sviluppo nella produzione dei servizi domiciliari, nell’ottica del miglioramento del vivere in autonomia, che riguardano:
- servizi alberghieri (pasto, lavanderia, pulizia, trasporto, ecc.);
- servizi sanitari (infermieristico, fisioterapico);
- servizi sociali (terapia occupazionale, assistenza domiciliare, supporto pratiche amministrative);
- servizi tecnici.
Le peculiarità tecnologiche
L’obiettivo del progetto è di agevolare e facilitare l’abitare quotidiano sviluppandone:
- l’efficienza: impostazione di scenari, remotizzazione dei controlli temperatura (riscaldamento invernale/raffrescamento estivo), comandi accensione/spegnimento luci e apparecchi, telelettura dei consumi delle singole unità immobiliari;
- il comfort e usabilità: possibilità di implementare le dotazioni impiantistiche mediante una valutazione sugli effettivi bisogni dell’inquilino (flessibilità degli impianti) e sulla facoltà che questi possa avvalersi dei servizi amministrativi, sociali e tecnici offerti dall’Azienda.
Tutte le unità immobiliari sono state arredate secondo principi ergonomici al fine di favorire la facilità d’uso e la semplicità d’impiego. Inoltre sono dotate di attrezzature fisse per l’uso dell’abitazione anche a persone con ridotte capacità motorie (sollevatore a soffitto, servizi igienici e cucine attrezzate); - la sicurezza intesa come: anti-intrusione (realizzazione di un impianto antifurto, un sistema di controllo e registrazione degli accessi e l’utilizzo di telecamere digitali con supervisione da postazione remota); domestica (remotizzazione e gestione degli allarmi derivanti da corto circuiti elettrici, la messa in sicurezza per spandimenti e allagamenti); assistenziale (predisposizione delle infrastrutture per attivare servizi di telesoccorso o per installare apparecchi di tele medicina).
Le interfacce
Questo nuovo modello sociale, determinato dalla reale valutazione dei “bisogni”, ha trovato un’effettiva applicazione pratica, intellegibile, facilmente gestibile individuando nel televisore, a cui è stato associato un tablet, gli apparecchi che, nell’immaginario degli utenti, potessero considerarsi maggiormente user friendly.
I contenuti del tablet sono raggruppati in alcune grandi aree che riguardano:
- informazione: lettura del quotidiano, notizie meteorologiche, calendario: eventi, animazioni, pro-memoria, appuntamenti, assunzione farmaci, ecc.);
- media: mediateca: ricca di contenuti audiovisivi (videoteca, audioteca, biblioteca, audiolibri), programmi televisivi e quelli radiofonici (i preferiti), gestione della TV;
- contatti: la persona di riferimento dell’azienda di servizi, la rubrica (il tasto rapido per familiari, amici, ecc.), il mondo di internet e l’accesso a skype;
- gestione della casa: area delle facilitazioni (accensioni e spegnimento luci, videocontrollo e apertura accessi), area del telecontrollo (gestione temperature ambiente, controllo accessi, verifica guasti, perdite.
Per conoscere il dettaglio di tutti i prodotti utilizzati in questo progetto, consulta il documento
- COMMITTENTE: ASP ITIS – Trieste
- PROGETTISTI E DIREZIONIE LAVORI: dott. arch. Carlo Breda – Trieste, p.i. Lorenzo Mocnich – Trieste
- COORDINAMENTO E PROGETTO: BTicino Davide Lazzarini
- IMPRESA: Instal-Pro – S. Dorligo della Valle (TS), You us – Roma, Carmet – Trieste
- ENTI E ISTITUZIONI: Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione CRTrieste