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BTicino raffresca i motori di FCA (TO)
BTicino raffresca i motori di FCA (TO)
Visita a una cabina di trasformazione, che, nello stabilimento di Mirafiori, garantisce condizioni operative ottimali alle celle in cui si testano i motori di alcuni dei nuovi modelli del Gruppo

CONTESTO INSTALLATIVO

Lo storico stabilimento Fiat (oggi Fiat Chrysler Automobiles) di Mirafiori, che si estende su oltre 2 milioni di metri quadri e assorbe 210 GWh di corrente all’anno, è oggetto di un progressivo intervento di riconversione e di rinnovo delle sue infrastrutture elettriche.
Una riconversione in linea con l’obiettivo di garantire un livello qualitativo ineccepibile della produzione. Al punto che ogni veicolo, prima di essere commercializzato, viene testato in ogni condizione climatica. Un esame effettuato in locali in cui vengono rilevate le prestazioni in rapporto a condizioni ambientali. Per creare queste condizioni, la temperatura della cella di prova motore viene gestita attraverso gruppi frigo.
All’inizio del 2013 è nata l’esigenza di realizzare una nuova cabina di trasformazione che alimentasse una cella frigorifera.
Da qui la scelta di FCA di affidare alla SimTec Ingegneria di Torino, società che fa capo all’ing. Guido Nicelli, il compito di progettare una soluzione in grado di rispondere alle stringenti esigenze del gruppo.
La nuova cabina del freddo e il suo gruppo frigo hanno la particolarità di operare in condizione di alimentazione elettrica diversa da quella comunemente usata. Storicamente, infatti, nello stabilimento FCA di Mirafiori buona parte dell’energia elettrica viene distribuita ancora a 500 V/515 V e deve essere quindi trasformata a 400 V per poter essere impiegata per gestire i moderni gruppi utilizzatori, con tolleranze inferiori al 2%.
Lo studio di progettazione si è così confrontato con la necessità di realizzare una cabina di trasformazione bassa/bassa con trasformatori su misura, operando in tempi particolarmente rapidi per minimizzare il fermo dell’impianto. Le attività di realizzazione della cabina stessa, oltre che del suo allestimento, iniziate a fine giugno 2013, dovevano essere completate a cavallo dell’estate.

Non si ferma mai

A fronte di una simile sfida, i progettisti hanno scelto di affidarsi a un fornitore italiano, con competenze ed esperienze internazionali, come BTicino. A giugno del 2013 sono così iniziati i lavori di preparazione del cantiere e, già ai primi di ottobre la cabina è entrata regolarmente in funzione. Oggi la cabina è gestita da EDF Fenice, multinazionale specializzata nei servizi di efficienza energetica per l’industria. Forte di un’esperienza ventennale derivata dalla proprietà e/o gestione di oltre 80 siti industriali in Europa. L’obiettivo dell’affidabilità, come conferma Cosimo Longo, responsabile del Polo Operativo EDF Fenice, la società che è proprietaria e/o gestisce in partnership con FCA le oltre cento cabine di trasformazione e tutte le infrastrutture energetiche dello stabilimento di Mirafiori, è stato ampiamente raggiunto: “In tre anni di operatività, non si è registrato nessun guasto e non siamo mai intervenuti”.
La cabina in gestione si basa su due trasformatori da 1600 kVA BT/BT. Sono macchine della famiglia Green T.HE (Green Trasformes High Efficiency) prodotte da BTicino nel suo stabilimento di Teramo, certificate Ao Ak, quindi con basse perdite e ridotti consumi energetici e isolate in resina per garantire migliori condizioni di sicurezza.
I due trasformatori sono azionati alternativamente, consentendo così il monitoraggio funzionale periodico dei dispositivi e dei quadri connessi, oltre a garantire la funzione di backup in caso di problemi o di interventi da parte del personale specializzato.

Il futuro non fa paura

Gli impianti frigoriferi, come tutti i sistemi caratterizzati da picchi di assorbimento, richiedono una particolare attenzione alla gestione dei singoli carichi. Per questa ragione, in fase di progettazione, SimTec Ingegneria ha concentrato la propria attenzione sulla realizzazione di quadri caratterizzati da interruttori in grado di supportare le grandi potenze in gioco, garantendo i più elevati livelli di sicurezza. Da qui la scelta di installare un quadro Power Center da 500 V e un analogo modello da 400 V su carpenteria MAS 4000 BTicino, entrambi equipaggiati da interruttori Megabreak, Megatiker e BTtdin. Soluzioni caratterizzate da un’elevata affidabilità, confermata da milioni di installazioni attive in tutto il mondo. Gli interruttori automatici di potenza principali, Megabreak e Megatiker, sono motorizzati, per poter essere gestiti anche da remoto. Una caratteristica che, oltre a massimizzare la sicurezza degli operatori, consente l’impiego di sistemi per il bilanciamento automatico dei carichi. In questo modo, avendo assegnato un programma di priorità ai carichi gestiti, il sistema è in grado, automaticamente, di decidere quali utenze staccare temporaneamente in caso di sovraccarico.
“Per certi versi – evidenzia il capoprogetto di SimTec Ingegneria Luca Santomauro – si tratta di una gestione dei carichi simile a quella di un comune impianto domotico, anche se le potenze in gioco, e quindi i pericoli, sono decisamente superiori”. Condizioni che hanno indotto il progettista a curare, in modo maniacale, ogni singolo dettaglio della cabina di trasformazione, per quanto riguarda il dimensionamento dei componenti. “Nello stabilimento FCA di Mirafiori – sottolinea Santomauro – lavorano oggi migliaia di persone. Ogni più piccolo problema può comportare l’interruzione di parte del ciclo produttivo, con danni economici a carico di FCA, ma anche possibili rischi per l’incolumità degli addetti e l’integrità degli impianti. Per questa ragione è fondamentale scegliere sempre soluzioni sviluppate da fornitori qualificati con una dimensione industriale tale da garantire affidabilità e qualità dell’assistenza. Le soluzioni adattate, al contrario, si rivelano spesso inadeguate. La nostra esperienza ci porta a investire sempre sui migliori componenti proposti dal mercato”.

Meglio i condotti sbarre dei cavi

Proprio l’attenzione all’affidabilità dei componenti nel tempo, ma anche alla facilità di installazione, che doveva avvenire in tempi rapidi e senza ulteriori interventi di “correzione” ha suggerito al progettista di optare, per il collegamento tra i trasformatori e i due quadri elettrici, condotti sbarre in alternativa ai cavi. Considerate le potenze in gioco, che generano elevate vibrazioni, il capoprogetto ha scelto di collegare i trasformatori Bassa/Bassa con uno dei prodotti più apprezzati sul mercato internazionale: i condotti sbarre SPC da 2000 A BTicino, soluzioni che sono state validate anche per il mercato ferroviario.
Pur trattandosi di una cabina di trasformazione completamente nuova, anche dal punto di vista edile, i sistemi di collegamento avrebbero dovuto eseguire numerose curve. Un aspetto che, in molti casi, induce i progettisti a indirizzarsi su cavi di grosso diametro. Come spiega lo stesso Santomauro, “abbiamo invece optato per i condotti sbarre, in quanto BTicino mette a disposizione tratte standard di diverse misure ma, soprattutto, numerosi accessori, che agevolano le attività di installazione, consentendo di seguire i percorsi ottimali, senza dover scendere a compromessi. La scelta di utilizzare condotti sbarre, apparentemente, è più costosa rispetto ai cavi, ma ha velocizzato in modo significativo i tempi d’istallazione. Queste soluzioni, inoltre, aumentano la sicurezza e minimizzano la dispersione elettrica”.

Dettagli vincenti

Dovendo progettare per un cliente particolarmente importante come FCA, che a sua volta affida alla gestione della cabina a EDF Fenice, è risultato fondamentale predisporre anche la documentazione tecnica di ogni singolo componente. “BTicino e il gruppo Legrand”, spiega Santomauro”, ci hanno fornito la documentazione tecnica di ogni singolo dispositivo o accessorio, aiutandoci in fase di progettazione e installazione, e consentendoci di soddisfare tutte le esigenze documentali dei committenti. Tra l’altro, trattandosi di prodotti affermati sul mercato, i loro dati sono già tutti raccolti nelle librerie che alimentano i principali software di progettazione specializzati. Una particolarità che velocizza, in modo significativo, anche i tempi di progettazione, oltre a prevenire possibili errori di trascrizione”.
Si tratta di caratteristiche, spesso trascurate, che fanno la differenza. Al punto che, come spiega Vito Camerlengo, capoturno elettrico dell’Unità Operativa EDF Fenice dello stabilimento di Mirafiori, “anche a livello di carpenteria, le soluzioni di BTicino appaiono solide ed affidabili, trasmettendo l’impressione di un perfetto controllo di tutte le operazioni. Una sensazione confermata, all’atto pratico, dall’assenza di problemi in fase di manutenzione, ma anche dalla certezza di poter contare su un supporto tecnico e commerciale messo a disposizione da un team di esperti di settore che, oltre a parlare la nostra stessa lingua, ha sede a pochi chilometri dall’impianto. La grande reperibilità del materiale BTicino, ha evitato la necessità di predisporre un magazzino con pezzi di ricambio, da utilizzare a fronte di eventuali guasti”.
“In ogni caso, in tre anni di operatività – ribadisce Camerlengo, – gli interruttori BTicino, gli aperti estraibili Megabreak, gli scatolati Megatiker, i modulari e gli ausiliari BTdin, che compongono i quadri ausiliari di cabina, così come i trasformatori in resina ad alta efficienza, non hanno avuto nessun problema e, quindi, non è stato necessario effettuare nessun intervento di manutenzione straordinaria”.

Committente: Gruppo FCA – Torino

Progetto: Studio SimTec Ingegneria – Ing. Guido Nicelli – Torino

Capoprogetto: Geom. Luca Santomauro

Gestione impianto: EDF Fenice– Rivoli Torino

Data entrata in funzione: ottobre 2013


Prodotti installati

  • 1 quadro Power Center 500 V 1600A, carpenterie MAS4000 completi di interruttori aperti Megabreak in esecuzione estraibile con protezione elettronica, scatolati Megatiker con comandi motorizzati, modulari, ausiliari BTdin
  • 1 quadro Power Center 400 V 1600A carpenterie MAS4000 completi di interruttori aperti Megabreak in esecuzione estraibile con protezione elettronica, scatolati Megatiker con comandi motorizzati, modulari, ausiliari BTdin
  • 1 quadro Mas 160 per i servizi ausiliari
  • 2 trasformatori Green T.HE da 1600 kVA BT/BT
  • Condotti sbarre SCP da 2000 A Zucchini
  • Canali e passerelle metallici p31 Legrand
  • 2 quadri ausiliari di cabina con interruttori Megatiker e BTdin
  • Ups Daker Legrand per servizi di cabina