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24 Gennaio 2020 by William Poli

Bonus lavori in casa, la Legge di Bilancio 2020 ha prorogato molti incentivi, come eco e sisma bonus, così come le detrazioni per gli interventi su terrazze e giardini e per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Tra le novità della Manovra ci sono il bonus facciate e il bonus rubinetti; inoltre lo sconto in fattura sarà solo per i lavori condominiali.

 

Bonus casa 2020, la Legge di Bilancio ha previsto un corposo pacchetto di incentivi e detrazioni per i contribuenti, fatto di proroghe e anche di novità.

Faranno parte della Finanziaria 2020 tutti i bonus che riguardano i lavori in casa già presenti nel 2019.

Dunque, per il prossimo anno i contribuenti potranno approfittare del bonus ristrutturazioni, che è di sicuro tra i più apprezzati, così come l’ecobonus e il sismabonus, per la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico.

Prorogati anche il bonus mobili per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici e il bonus verde per sistemare giardini e terrazzi.

Ma questa Legge di Bilancio ha in serbo anche novità assolute, come il bonus facciate e il bonus rubinetti.

Infine, ci sono novità che riguardano il tanto contestato sconto in fattura, che verrà applicato solo per i lavori condominiali che superano i 200.000 euro.

L’intenzione del Governo Conte è quella di portare avanti il progetto del Green New Deal, per questo motivo ci sarà particolare attenzione agli investimenti ambientali.

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21 Novembre 2019 by William Poli

Il Bonus casa 2020 si potrà cumulare con l’ecobonus, non sono previsti limiti di spesa e l’elenco delle spese detraibili è particolarmente ampio e flessibile, ancora tutto da confermare.

È il bonus facciate la vera novità nell’ambito delle detrazioni sui lavori in casa del 2020.

Dal 1° gennaio 2020 debutterà la nuova detrazione del 90% sulle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate di edifici privati e condominiali.

La Legge di Bilancio 2020 a rendere ufficiale la novità, e successivamente spetterà all’Agenzia delle Entrate il compito di definire le regole applicative.

Il bonus facciate 2020, ancora in fase di “definizione”, si presenta già da ora particolarmente interessante: tra le spese detraibili vi sarà anche la manutenzione ordinaria (come la tinteggiatura delle pareti esterne), non prevede limiti di spesa e potrà essere cumulato con l’ecobonus.

L’agevolazione potrebbe però essere limitata al solo 2020: è il Ministro Franceschini che, in un’intervista, fornisce alcune anticipazioni.

Quel che è certo è che il pacchetto dei bonus casa 2020 è destinato ad allargarsi e, accanto alla proroga delle detrazioni fiscali su ristrutturazioni, riqualificazione energetica, adeguamento antisismico ed acquisto di mobili ed elettrodomestici, il credito d’imposta per il rifacimento delle facciate renderà ancora più conveniente avviare lavori in casa ed in condominio.

Ancora poco chiaro è invece il destino del bonus verde che, anche considerando lo scarso appeal che ha avuto, potrebbe arrivare a naturale scadenza a fine anno e non essere prorogato al 2020.

Bonus facciate 2020, come funziona la nuova detrazione del 90% sulle ristrutturazioni.

Dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2020 i contribuenti che effettuano lavori di manutenzione sulle facciate degli edifici, ville, appartamenti privati o condomini, potranno accedere alla detrazione fiscale del 90 per cento che (almeno per ora) non prevede limiti in merito al totale delle spese detraibili.

È il Ministro Franceschini, promotore della novità, ad anticipare alcuni piccoli dettagli su come funzionerà il bonus facciate 2020.

Innanzitutto, sarà applicabile ai lavori effettuati su tutte le tipologie di edifici. Non solo condomini, ma anche appartamenti privati. Si tratterà di un “derivato” del bonus ristrutturazioni, con un’estensione dell’elenco dei lavori ammessi in detrazione fiscale.

A differenza della detrazione del 50 per cento, il bonus facciate riguarderà anche i lavori di manutenzione ordinaria, come la semplice tinteggiatura delle pareti esterne degli edifici. Non sono previsti, ad oggi, limiti di spesa e, in sostanza, il contribuente potrà detrarre il totale dell’importo sostenuto per i lavori.

Il bonus facciate completerà il quadro delle agevolazioni sui lavori in casa e, a partire dal 2020, accanto alle ristrutturazioni interne delle abitazioni, ai contribuenti verranno rimborsate anche le spese per i lavori di rifacimento esterno.

Salvo novità dell’ultimo momento, il bonus facciate sarà fruibile a partire dai lavori avviati dal 1° gennaio 2020 e, come tutte le detrazioni fiscali, il rimborso del 90% sarà riconosciuto come credito d’imposta in dichiarazione dei redditi.

Gli aspetti da chiarire riguardano essenzialmente:
• gli anni di erogazione del rimborso Irpef (che per gli alti bonus casa sono 5 o 10);
• la durata dell’incentivo (se sarà limitato al 2020 o se sarà introdotto per il prossimo biennio\triennio);
• la modalità di fruizione dell’importo e se sarà ammessa la cessione del credito per gli incapienti.

Sarà quindi fondamentale attendere la presentazione del DdL di Bilancio alle Camere, prevista entro il 20 ottobre, e la successiva approvazione entro il 31 dicembre. Poi, come di consueto, all’Agenzia delle Entrate spetterà il compito di render note le modalità applicative della misura.

Bonus facciate 2020, cumulo con le altre detrazioni sui lavori in casa.

Il bonus facciate potrà essere cumulato con le altre detrazioni fiscali previste.

Non c’è il rischio che il bonus del 90% vada in conflitto con l’ecobonus o la detrazioni sui lavori di ristrutturazione edilizia.

Quel che è certo è che per alcune tipologie di lavori sarà necessario attendere le disposizioni di coordinamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, come per i lavori in condominio volti a migliorare le prestazioni termiche degli edifici intervenendo sugli esterni.

Le indicazioni operative dovranno però arrivare presto, anche tenuto conto del fatto che, almeno per ora, il bonus facciate sarà introdotta come misura limitata al solo 2020.
Sarà dall’analisi dei risultati conseguiti che, il prossimo anno, il Governo deciderà se rinnovare o meno l’agevolazione.

Ristrutturazioni, bonus facciate completa le detrazioni sui lavori in casa 2020.

Il bonus facciate mette un nuovo tassello all’insieme delle detrazioni sui lavori in casa che, oltre ad agevolare i contribuenti, hanno contribuito a ridurre la crisi del settore edilizio.

Nell’elenco dei bonus casa che saranno rinnovati al 2020 rientrano tutte le detrazioni previste ad oggi: bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus mobili e sismabonus.

Novità sono attese anche sul meccanismo dello sconto in fattura, introdotto dal Decreto Crescita per ridurre i tempi d’attesa dei rimborsi Irpef ma che ha raccolto più critiche che apprezzamenti.

Sembrerebbe invece destinato a terminare alla fine dell’anno il bonus verde, la detrazione del 36 per cento sulle spese relative a lavori di sistemazione a verde e realizzazione di giardini in edifici privati, singoli o condominiali.

Aspettiamo la presentazione del DDL di bilancio e vediamo cosa sarà confermato.

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5 Novembre 2019 by William Poli

Chiarimenti sulla possibilità di portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi gli elettrodomestici per la domotica, per persone con disabilità è stato oggetto di chiarimenti da parte dell‘Agenzia delle Entrate nella Risposta all’interpello 422 del 24 ottobre 2019 allegato a questo articolo.

Andando con ordine, l’interpellante è affetto da handicap grave con diagnosi di paraplegia postchirurgica. Data la sua diagnosi ha la necessità di adattare l’ambiente domestico alle esigenze derivanti dai suoi problemi di salute e, pertanto, deve procedere all’acquisto di elettrodomestici e mobili rivolti a facilitare l’autosufficienza. A questo proposito vorrebbe usufruire delle agevolazioni previste dalla legge per i disabili con gravi limitazioni delle capacità di deambulazione o pluri-amputati. Ha allegato all’interpello in esame varie prescrizioni autorizzative rilasciate dai medici specialisti dell’ASL dalle quali risulta che lo stesso necessita di ausili e dispositivi informatici, elettronici ed elettrodomestici per la gestione domotica dell’ambiente e che sussiste il collegamento funzionale tra la tipologia della menomazione e il sussidio tecnico o informatico. L’istante ha chiesto se può procedere all’acquisto di beni con IVA ridotta al 4% e se può usufruire della detrazione Irpef.

In merito al quesito relativo alla possibilità di acquistare beni con IVA al 4% l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’art. 1, comma 3-bis), del DL 202/1989 prevede che
“Tutti gli ausili e le protesi relativi a menomazioni funzionali permanenti sono assoggettati all’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto del 4 per cento”.
L’aliquota si applica anche ai sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap.

In particolare il DM 14.03.1998 prevede che:

  • l’aliquota del 4 per cento si applica “Alle cessioni e importazioni dei sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap.
  • Si considerano sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti ad assistere la riabilitazione, o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso alla informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio.

Con riguardo alla documentazione necessaria al fine di fruire dell’aliquota IVA agevolata, il soggetto portatore di handicap deve produrre:

  • il certificato attestante l’invalidità funzionale permanente rilasciato dall’ASL competente;
  • la specifica prescrizione autorizzativa rilasciata dal medico specialista dell’ASL competente dalla quale risulti il collegamento funzionale tra la certificata invalidità e il sussidio in questione.

Con la risoluzione n. 57 del 2005 è stato precisato che il “controllo dell’ambiente” ricorre quando l’installazione di strumenti basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche consente al disabile il superamento degli impedimenti derivanti dal proprio handicap o il parziale recupero di migliori capacità motorie, uditive, visive o di linguaggio. Pertanto, l’utilizzo del sussidio deve portare ad una maggiore autosufficienza od integrazione da parte del soggetto disabile il quale, in tal modo, può vedere annullate o ridotte le difficoltà che il proprio stato determina in riferimento al rapporto funzionale con l’ambiente.
Pertanto l’agevolazione deve essere riconosciuta con riferimento a tutti i beni per i quali il medico specialista attesta che sussiste un collegamento funzionale tra la patologia diagnosticata e gli effetti migliorativi che i sussidi che si intendono acquistare possano apportare alle sue esigenze di vita.

Per quanto riguarda, inoltre, il diritto alla detrazione Irpef, rientrano in questa categoria di spesa, a titolo esemplificativo:

  • i dispositivi medici aventi le finalità di facilitare l’accompagnamento, la deambulazione, la locomozione e il sollevamento dei disabili;
  • l’acquisto o l’affitto di poltrone e carrozzelle per inabili e minorati non deambulanti
  • l’acquisto di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale
  • l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione;
  • l’acquisto della pedana sollevatrice da installare su un veicolo ammesso alla detrazione senza vincolo di adattamento in quanto destinato al trasporto delle persone affette da disabilità grave;
  • l’acquisto di fax, modem, computer, telefono a viva voce, schermo a tocco, tastiera espansa e i costi di abbonamento al servizio di soccorso rapido telefonico;
  • l’acquisto di cucine, limitatamente alle componenti dotate di dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, preposte a facilitare il controllo dell’ambiente da parte dei soggetti disabili, specificamente descritte in fattura con l’indicazione di dette caratteristiche.

Ai fini IRPEF per beneficiare delle agevolazioni in argomento occorre possedere, oltre alla certificazione attestante la minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva anche la certificazione del medico curante che attesti che quel sussidio serve per facilitare l’autosufficienza e la possibilità di integrazione della persona disabile. Tali certificati devono attestare, sulla base di una valutazione tecnica, che sussiste un collegamento funzionale tra la patologia diagnosticata e gli effetti migliorativi che i sussidi che si intendono acquistare possano apportare.

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4 Luglio 2019 by William Poli

Il bonus domotica 2019 è una delle misure di agevolazione fiscale presenti nell’Ecobonus 2019 licenziato dal Parlamento il 30 dicembre 2018.
Parte integrante della Legge di Bilancio 2019, il bonus domotica consente di scaricare parte delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi smart (non tutti, come vedremo nei paragrafi successivi), per la loro installazione e per la progettazione degli impianti. L’obiettivo del Governo è quello di favorire la diffusione della domotica, trasformato le abitazioni italiane in smart home e accelerando, così, la riduzione dei consumi energetici domestici.
Vediamo insieme come funziona il bonus domotica 2019, cosa si può acquistare e chi può fare richiesta.

Bonus domotica 2019, cos’è e come funziona?
Il bonus domotica 2019 si concretizza in uno sgravio fiscale che consente di detrarre dalla dichiarazione IRPEF o IRES il 65% delle spese sostenute per l’acquisto, installazione e progettazione degli impianti domotici domestici.
Come per gli altri interventi previsti nell’ecobonus 2019 (come il bonus condizionatori o il bonus pannelli solari), per poter usufruire delle agevolazioni fiscali sarà farsi rilasciare fattura o ricevuta fiscale nella quale sia specificata la natura dell’intervento. Di fatto, l’unico metodo di pagamento accettato è il bonifico (sia bancario sia postale, anche fatto online) nel quale deve essere specificato la tipologia di intervento, nome e codice fiscale della persona che godrà dello sgravio, nome e partita IVA della ditta che effettua i lavori.
Per poter usufruire del bonus sarà sufficiente allegare alla dichiarazione dei redditi (modello Unico o 730 non fa differenza) tutta la documentazione attestante l’intervento. Il bonus deve poi essere diviso in 10 rate annuali di pari importo.

Cosa possiamo acquistare con il bonus domotica 2019?

Come accennato in precedenza, il bonus domotica 2019 non riguarda tutti i dispositivi smart oggi in commercio. In particolare, è possibile detrarre dalla dichiarazione IRPEF solamente quegli strumenti che consentano di abbattere i consumi energetici dell’abitazione e, in questo modo, risparmiare sulla bolletta della corrente e del gas.
Come specificato nella guida sull’Ecobonus 2019 realizzata dall’Agenzia delle Entrate, gli interventi ammissibili riguardano i “dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione dei vari locali dell’abitazione, finalizzati ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento più efficiente degli impianti e quindi risparmiare.

Nello specifico, con il bonus domotica 2019 si possono comprare dispositivi che:

– Consentono l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto
– Indicano, attraverso dispositivi multimediali, i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati
– Mostrano le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti.

Chi può richiedere il bonus domotica 2019?

Possono usufruire del bonus con lo sgravio fiscale del 65%:

– Persone fisiche (i titolari di un diritto reale sull’immobile; i condomini per le parti in comune dell’immobile, gli inquilini, chi ha in comodato d’uso un immobile)
– Contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
– Associazioni tra professionisti
– Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Il bonus domotica, ricordiamo, può essere richiesto da tutti i contribuenti, sia residenti in Italia sia residenti all’estero, che possiedono a qualunque titolo l’immobile oggetto dell’intervento.

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21 Gennaio 2019 by William Poli

Confermate anche per il 2019 le detrazioni sulla casa per lavori di ristrutturazione (con acquisto di mobili), riqualificazione energetica (ecobonus) e sistemazione di giardini, terrazzi e balconi (bonus Verde). Scadenza nel 2021 per il Sismabonus.
La Legge di Bilancio 2019, approvata a fine dicembre, proroga gli incentivi per la casa a tutto il 2019 senza modifiche sostanziali rispetto al 2018: è dunque possibile usufruire del Bonus casa 2019 fino al 31 dicembre 2019.

Cosa prevede il Bonus casa 2019:

Bonus ristrutturazioni 2019
Anche per il 2019 è possibile usufruire del bonus ristrutturazione che consente la detrazione del 50% delle spese fino a 96 mila euro per interventi di ristrutturazione edilizie delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici condominiali.

Le detrazioni fiscali riguardano anche le spese di progettazione, prestazioni professionali, acquisto materiali.

Possono essere richieste sia dai proprietari sia dai soggetti che sostengono le spese come gli affittuari.

Bonus mobili 2019

Chi ristruttura il proprio immobile può usufruire del bonus mobili, che consente la detrazione Irpef del 50% delle spese fino ad un massimo di 10 mila euro. La detrazione è valida per l’acquisto di mobili destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione ed elettrodomestici ad elevato risparmio energetico di classe non inferiore alla A+ (A) per i forni.

La detrazione è solo per gli arredi ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

Sia per il bonus ristrutturazione sia per il bonus mobili i pagamenti dovranno essere effettuati con bonifico bancario per garantirne la tracciabilità e la detrazione è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo.

Ristrutturazione: comunicazione Enea obbligatoria per il bonus 50%

Dal 21 novembre 2018, per gli interventi edilizi e tecnologici che beneficiano del bonus ristrutturazioni 50% e comportano anche risparmio energetico o utilizzo delle fonti rinnovabili, è obbligatorio trasmettere i dati dell’intervento all’Enea – attraverso il portale dedicato alle ristrutturazioni – entro il termine di 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.

L’obbligo riguarda anche gli elettrodomestici: è necessario inviare i dati relativi alla classe energetica e alla potenza elettrica assorbita da forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici.

Ecobonus 2019: proroga dei bonus 50% e 65%

Con l’Ecobonus, anche nel 2019 è possibile detrarre i costi sostenuti per gli interventi di efficientamento energetico in casa sia di quelli detraibili al 65% sia di quelli al 50%.
Restano invariate al 65% (come lo scorso anno) le detrazioni per:

  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A e installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • sostituzione con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione, assemblati dal costruttore e concepiti per funzionare in abbinamento
  • acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100mila euro. Per usufruire dell’incentivo, l’intervento deve portare a un risparmio di energia primaria pari al 20%;
  • acquisto e installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti.

Le detrazioni al 50% riguardano le spese relative a:

  • sostituzione con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a biomassa;
  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari.

E’ importante segnalare che non è previsto nessun incentivo per l’installazione di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A.

Per poterne usufruire, occorre presentare il “bonifico parlante”, con l’apposita dicitura per le detrazioni e la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo.

Bonus Verde 2019 al 36%
Tra le detrazioni Bonus casa 2019 confermate anche il bonus verde: la detrazione del 36% delle spese sostenute per interventi effettuati per il rifacimento delle aree verdi della propria casa o condominio – inclusa la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi – per una spesa massima di 5 mila euro.
Tra le spese detraibili: la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

I beneficiari sono coloro che possiedono o abitano l’immobile e sostengono le spese.

Come per tutti i bonus e gli incentivi, i pagamenti dovranno essere effettuati con bonifico bancario per garantirne la tracciabilità e la detrazione è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo.

Sismabonus fino al 2021

Nessuna modifica o novità per il sismabonus per le spese sostenute per gli interventi antisismici su edifici (adibiti ad abitazioni ed attività produttive) ubicati nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità) che scade, come già previsto, il 31 dicembre 2021.

Ripartita in 5 quote annuali di pari importo con un limite massimo di spesa pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.

Confermate le percentuali di detrazione:

  • dal 50% per arrivare al 70% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
  • all’80% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Nei condomìni, il bonus può essere di;

  • il 75% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
  • l’85% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Filed Under: Normative e certificazioni

15 Gennaio 2019 by William Poli

Una spinta per la crescita delle auto elettriche arriva dalla Manovra 2019. Previste, infatti, agevolazioni per l’installazione delle colonnine domestiche.

La Manovra 2019 tende una mano alle auto elettriche: oltre all’Ecobonus, ovvero l’incentivo elaborato per spingere le auto a basse emissioni, la Legge di Bilancio 2019, approvata dalla Camera il 30 dicembre 2018 dopo settimane di dibattiti e polemiche, prevede agevolazioni per l’installazione delle colonnine domestiche di ricarica per i veicoli elettici, ovvero le cosiddette wall box.

La Manovra 2019 prevede la possibilità di detrarre la metà dei costi di installazione delle wall-box, con un limite di spesa che si potrà detrarre di 1.500 euro.

Le spese detraibili sono, nello specifico, riguardano, citando la legge, “le infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica”, e valgono sia per l’acquisto, sia per la posa in opera.

La cifra massima detraibile è il 50% delle spese sostenute su un tetto massimo di 3.000 euro. Le detrazioni saranno suddivise in 10 rate annuali di importo uguale.

Filed Under: Normative e certificazioni

13 Novembre 2018 by William Poli

Le prime indiscrezioni che girano nei corridoi affollati del MISE parlano di proroghe fino al 31 dicembre 2019 degli ecobonus per per le riqualificazioni energetiche degli edifici, il bonus ristrutturazioni edilizie, il bonus mobili e anche il bonus verde per interventi di sistemazione a verde. La Manovra finanziaria 2019 sostanzialmente dovrebbe confermare gli incentivi attuali, ma sembrerebbe spingere verso un’ulteriore proroga annuale, anche se la proposta dovrà avere il bene placido del Parlamento.

Luigi Di Maio, Vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio al question time alla Camera ha, infatti, dichiarato: “il MiSE ha già predisposto la proroga annuale della misura e sta lavorando per una possibile ulteriore proroga da apportare in Parlamento, nella convinzione che un orizzonte temporale più lungo possa stimolare il settore delle costruzioni e i settori produttivi interessati a mettere in campo un’offerta più strutturata”.

E poi sulla questione – ormai lungamente dibattuta e attesa – del Decreto FER – Rinnovabili, ha ribadito: “in questo periodo c’è stata una concertazione prevista dalla legge, ormai in via di conclusione, e finalizzata a individuare le migliori condizioni per contemperare il sostegno alle fonti rinnovabili e la tutela dell’ambiente. È per questo che quando siamo arrivati abbiamo deciso di non emanare tout court il progetto già previsto dal precedente Ministro, ma abbiamo voluto rivedere alcuni punti fondamentali del decreto sulle fonti di energia rinnovabile”.

Abbastanza tranquilli, quindi, sulla tradizionale proroga annuale dei bonus, vedremo se – finalmente – si riuscirà a spuntare un orizzonte temporale almeno biennale degli incentivi. Aspettiamo e speriamo.

Filed Under: Normative e certificazioni

23 Febbraio 2018 by Luca Piazzoni

Ecobonus
La detrazione del 65% è prevista anche per il 2018 per gli stessi interventi previsti fino al 31 dicembre 2017, in pratica per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o per le spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione. Fino al 2021 la detrazione può arrivare al 70% per interventi su parti comuni che interessano almeno il 25% della superficie disperdente lorda o con detrazione al 75% per i lavori che migliorano la prestazione invernale ed estiva.
Dal 2018, invece, l’ecobonus scende dal 65% al 50% per:

  • acquisto e installazione di finestre e infissi;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione oppure con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • installazione di schermature solari.

Bonus ristrutturazioni
La detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione rimane uguale anche nel 2018.
Gli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) possono beneficiare di tutte le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica.

Bonus mobili
Prorogato al 31 dicembre 2018 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+; la detrazione spetta solo in riferimento agli interventi di ristrutturazione iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017.

Bonus verde
Il bonus verde, valido solo per il 2018, riguarda la detrazione del 36% per le spese sostenute (nel limite massimo di 5.000 euro per unità immobiliare, anche in condominio) per gli interventi di sistemazione a verde. In pratica, coprirà interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.

Cessione del credito
Dal 2018 viene estesa la possibilità di cessione del credito per l’ecobonus anche alle ipotesi di interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari (ad oggi si può fare solo per i lavori sulle parti comuni condominiali).
Il sismabonus al 75 e 85% può essere ceduto da tutti i beneficiari a privati e fornitori.
Gli incapienti possono cedere l’ecobonus al 65, 70 e 75% a soggetti privati e anche alle banche, sia per le parti comuni dei condomini sia per le singole unità immobiliari.
Gli altri beneficiari non incapienti possono cedere l’ecobonus al 70 e 75% a tutti i privati ma non alle banche.

Iva interventi di recupero
Ai fini dell’aliquota Iva del 10%, su interventi di recupero del patrimonio edilizio, la determinazione del valore dei beni significativi, deve essere effettuata sulla base dell’autonomia funzionale delle parti staccate rispetto al manufatto principale.

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8 Novembre 2017 by Luca Piazzoni

Il disegno di legge di bilancio 2018, approvata in Consiglio dei Ministri e ora in discussione in Parlamento, vengono confermati gli incentivi fiscali per l’efficienza energetica.
Novità assoluta il Bonus Verde, gli interventi di sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, nonché la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi saranno incentivati con una detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute nel 2018, fino ad un massimo di 5.000 euro. Tra le spese detraibili sono incluse quelle per la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

La detrazione sarà riconosciuta anche agli interventi eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali, in questo caso il limite di spesa sarà di 5.000 euro per unità immobiliare.
Per usufruire del bonus, i pagamenti dovranno avvenire con strumenti idonei a garantirne la tracciabilità. Come con gli altri bonus, la detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

 

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Filed Under: Normative e certificazioni

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